Ecomuseo

L'Ecomuseo è nato come struttura privata, fondato e cresciuto con attività di volontariato e grande spirito di abnegazione, superando difficoltà ed ostacoli non indifferenti. Lungi dall’equivalenza museo-morte, è un museo di riproposta-riappropriazione della nostra cultura, con finalità didattiche e di sviluppo sociale. Lo attestano le tantissime iniziative culturali, organizzate, in particolare, negli ultimi anni, in collaborazione con la Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide, il dialogo con il mondo della scuola e i musei presenti nel territorio ibleo, il coinvolgimento dei giovani, al fine di stimolarli a prendere consapevolezza delle potenzialità economiche che possono scaturire da una giusta utilizzazione del patrimonio culturale ed ambientale. Ideazione e allestimento museografico a cura di Rosario Acquaviva, attuale Direttore scientifico.   A seguito di acquisizioni e donazioni di beni immobili e mobili, la struttura ecomuseale all'80% appartiene al demanio regionale, Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, afferente  alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa. Con Decreto n.04/2020 dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identita Siciliana, è stato riconosciuto come Ecomuseo di interesse regionale. Attualmente è gestito dal Comune di Buscemi, a seguito di protocollo d'intesa con il suddetto assessorato regionale. Comprende dodici unità museali: a casa ro massaru, la casa del massaro, u parmientu, il palmento,a putia ro firraru, la bottega del fabbro,  a casa ro  iurnataru, la casa del bracciante, a putia ro quarararu, la bottega del calderaio, a putia ro falignami, la bottega del falegname, a putia ro scarparu e r’appuntapiatti, la bottega del calzolaio e del conciabrocche, Il ciclo del grano , Grano pane e feste del tempo, Abbigliamento, ceramica calatina e sartoria, Lavorare il legno e la pietra,   il mulino ad acqua "Santa Lucia", ubicato nel territorio di Palazzolo Acreide. e il Centro di documentazione della vita popolare iblea.